Covid-19, la nostra personale esperienza

Per quanto sia ancora complicato capire e decifrare le ultime notizie sul fronte Covid, sull’emergenza e su come potrà o meno evolvere in futuro, dopo quasi 3 anni estremamente difficili, abbiamo deciso di dedicare un articolo sulla nostra esperienza.

Un punto di vista personale, raccontato attraverso tre diverse diapositive: istantanee appartenenti al passato, al presente e, per quanto possibile, al futuro della Reber.

Il Passato

Guardando al 2020, quando tutto è iniziato e le notizie cominciavano ad essere sempre più preoccupanti e meno lontane, piuttosto che aspettare gli eventi, abbiamo deciso di gestire subito la situazione.

Non avevamo la palla di vetro ovviamente e non potevamo immaginare la portata delle conseguenze e dell’impatto mondiale ma, era evidente che qualcosa stava cambiando e non poteva essere sottovalutato.

Alla prima richiesta di un nostro cliente, di avere risposte su come gestire concretamente l’emergenza, ci siamo subito attivati proponendo il nostro “metodo Reber”, diventando ancor di più partner attivo e partecipativo nelle scelte aziendali.

Pulire prima, disinfettare dopo e risciacquare, è sempre stata una metodologia molto efficace e ampiamente utilizzata nelle nostre lavorazioni, che ci ha sicuramente aiutato ad affrontare questa specifica situazione, permettendoci di adattarci velocemente anche alle nuove e continue richieste ministeriali.

Per l’utilizzo del cloro, ad esempio, già quotidianamente impiegato nei nostri processi di disinfezione, abbiamo aumentato le quantità (come da regolamentazione, passando dalle precedenti 500 particelle per milione alle 2000 attuali).

Anche l’alcol, rientrava già nel nostro metodo di pulizia. Nello specifico, abbiamo sempre utilizzato prodotti con alcol isopropilico, per la sua elevata capacità di sanificazione.

Per quanto riguarda le mascherine medicali (comunemente chiamate chirurgiche), che hanno caratterizzato la parte iniziale dell’emergenza, non potevano rappresentare le uniche soluzioni al problema; consigliammo quindi, oltre a mantenere le giuste distanze e comportamenti, di prevedere una costante e continua sanificazione degli ambienti.

Non si poteva pulire drasticamente un singolo giorno e poi aspettare (magari la settimana successiva); bisognava continuare a sanificare tutti i giorni in modo puntuale, con assoluta costanza.

Ciascun nuovo ingresso, poteva rappresentare un pericolo per se stesso e per gli altri e su ogni superficie piana, poteva nascondersi un ricettacolo per il virus.

Non solo, per riuscire a affrontare l’aumento delle richieste e l’immediata necessità dei prodotti, la nostra scelta vincente è stata abbandonare i fornitori precedenti ed abbracciare il produttore, creando insieme una procedura ad hoc, condivisa e ottimizzata.

Questo ci ha permesso di avere a disposizione, sin da subito, i materiali necessari per evitare inutili e pericolose attese.

E dal punto di vista umano?

Come per moltissime altre realtà, non solo nel nostro settore, ci sono state conseguenze negative. La preoccupazione del futuro, si è insinuata nel nostro quotidiano, mettendo in discussione cardini fino a poco tempo prima imprescindibili.

Ma siamo anche stati testimoni di quanto si possa fare bene insieme, dell’importanza di potersi confrontare e guardare negli occhi, di quanto ognuno possa fare la differenza.

Sembra retorica ma, un’azienda che viene considerata una famiglia da chi ne fa parte, si comporta come tale anche nelle situazioni più complicate.

Il Presente

Siamo cambiati, è innegabile; nel modo di comunicare, di pensare e soprattutto nel modo di affrontare il futuro. Sicuramente con molte meno certezze, ma anche con nuove capacità.

Dopo la fine dello stato di emergenza, ci aspettavamo un ritorno alle vecchie abitudini ed alle precedenti richieste ma, in realtà, ciò non si è verificato. I nostri clienti, hanno continuato a riservare un’attenzione molto alta verso la sanificazione e la sicurezza sul lavoro.

Dal punto di vista lavorativo, per quanto non sia stato un periodo semplice o piacevole, si è anche verificata un’evidente crescita. Le aziende nel nostro settore, in particolare quelle che hanno saputo adattarsi e lavorare bene, hanno anche ottenuto uno sviluppo importante.

Ovviamente, non per tutte è stato così; non certo per le nuove e piccolissime aziende che hanno promesso tanto, senza poi avere gli strumenti e l’esperienza necessaria per riuscire a fare bene.

Cosa ci aspettiamo per il futuro?

Non è possibile avere, al momento, delle certezze sulla situazione epidemiologica dei prossimi mesi e questo, non ci permette di guardare molto oltre il presente.

Ci auguriamo però, che il ruolo delle pulizie e delle sanificazioni, continui ad avere il giusto peso all’interno di tutte le realtà lavorative e civili; non più sanificazioni richieste solo perché imposte dalla legge ma percepite come realmente utili e necessarie.

Probabilmente ci saranno nuove sfide, tanto diverse quanto diffuse; sappiamo però di avere tutte le capacità e la solidità per affrontarle a testa alta.

Ogni percorso, per quanto complesso e poco conosciuto, si può intraprendere permettendo ai propri occhi di cambiare punto di vista, ponendo sempre la giusta attenzione ad una prospettiva condivisa.